A cura di Lorenzo Sani, presidente della sezione Aia di Empoli
Emanuele nasce a Firenze nell’ottobre del 1981 e, nonostante la vicinanza al capoluogo fiorentino abitando a Lastra a Signa, decide, da neo studente universitario, di presentare domanda d’iscrizione al corso allievi arbitri presso la Sezione di Empoli.
Era il 17 dicembre 2000 ed Emanuele aveva compiuto da esattamente due mesi, appena 19 anni. L’allora Presidente di Sezione Ciambotti descrive l’aspirante arbitro come “molto attento ed interessato per l’arbitraggio” nella personale scheda valutativa di Emanuele ed infatti poco meno di un anno più tardi, Emanuele ottiene il passaggio all’OTR, il 1 dicembre 2001.
In brevissimo tempo riesce a scalare tutte le categorie regionali arrivando all’esordio in eccellenza appena due anni dopo dall’approdo in regione ed ottenendo così la prestigiosa convocazione presso il CTF di Coverciano per essere stato tra i migliori arbitri under 23 della Toscana.
Parte integrante della vita associativa sezionale, Emanuele, ironia della sorte, il match winner della gara di finale disputata a Firenze contro la Sezione di Livorno che sancì per la prima volta, nel 2005, la vittoria della Sezione di Empoli nel torneo regionale di calcio a 11. Ricordo ogni istante di quei momenti: il tiro, il gol, l’esultanza sotto la pioggia, istante dopo istante, attimo dopo attimo.
È il ricordo più bello che ho di Emanuele. L’ultimo bel ricordo.
Il suo ultimo triplice fischio su un campo di calcio è stato il 1 ottobre 2005 in un S.Maria – Fortis Juventus di allievi, dopodiché è stata solo ed esclusivamente una battaglia durissima fuori dal terreno di gioco. Un anno dopo, l’8 ottobre 2006 una brutta malattia se lo è portato via per sempre, lasciandoci tutti con un groppo in gola e gli occhi pieni di lacrime e rabbia.
Nell’auditorium della Sezione di Empoli, intitolato proprio ad Emanuele, una sua foto con dedica ci ricorda, e sempre lo farà, chi era:
“Vogliamo ricordarti sempre con quel sorriso aperto, sincero, carico di affetto e di fiducia in una vita che invece non ti ha sorriso. Ciao Emanuele”.